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dott. Romita Giovanni
Odontoiatria Estetica e Protesi Dentaria
Cosmetic dentist
Laser Terapia
Principale applicazioni:
*Sbiancamento dentale
*Parodontologia (trattamento tasche gengivali, Infezioni parodontali)
*Trattamento lesioni orali (afte,herpes e chieliti angolari)
*Desensibilizzazione dei denti al caldo e al freddo
*Chirurgia orale (frenulectomia)
*Endodonzia (sterilizzazione dei canali)
*Estetica dentale (disegno delle parabole gengivali)
Endodonzia
Per Endodonzia s’intende tutte le procedure che si occupano della cura e del risanamento della parte interna del dente (polpa dentaria).
Un trattamento: endodontico si svolge normalmente in tre fasi:
1. La prima fase consiste nello svuotare completamente i canali contenuti all’interno delle radici.
2. La seconda fase consiste nella preparazione di questi canali dando loro adeguata forma e sagomatura tridimensionale.
3. La terza fase, infine, consiste nella chiusura di questi canali in maniera compatta per tutta la lunghezza della radice, utilizzando un materiale termoplastico chiamato Guttaperca.
Le cause che rendono necessaria la cura di un dente sono molte; la più frequente e’ la presenza di una carie molto profonda ( Il tipo d’intervento viene chiamato devitalizzazione o cura canalare). Un altro motivo può essere la presenza di una precedente cura canalare che non è stata eseguita completamente oppure è stata fatta con materiali che non rimangono stabili nel tempo (quest’intervento viene chiamato ritrattamento).
Talvolta può accadere che in corrispondenza dell’apice vi sia un’infezione (chiamato Granuloma ma se l’infezione è di tipo cronico, ascesso se è di tipo acuto).
In questo caso, prima di effettuare la terza fase della cura (la chiusura), viene effettuata una medicazione, allo scopo di sconfiggere batteri molto resistenti che sono appunto la causa di queste infezioni. Raramente, quando la guarigione non avviene in maniera completa ( 10-15% dei casi) si può ricorrere all’asportazione chirurgica dell’apice della radice ( la parte terminale ) e alla rimozione del tessuto infetto. Questo tipo d’intervento viene chiamato apicectomia.
Conservativa
Per odontoiatria conservativa s’indica la branca dell’odontoiatria che si occupa della prevenzione e della terapia delle lesioni cariose dei denti.La carie dentale si può in larga parte prevenire; i programmi di prevenzione dovrebbero quindi precedere, accompagnare eseguire il trattamento conservativo. La presenza incontrollata di placca batterica aumenta il rischio di carie.
La terapia restaurativa si pone i seguenti obiettivi.
*intercettazione ed arresto se possibile delle lesioni iniziali.
*prevenzione delle lesioni cariose mediante la sigillatura dei solchi
*restituzione di forma e funzione dei singoli denti.
Le dimensioni del processo carioso rappresentano un fattore importante per la scelta di un restauro indiretto (intarsio) o di un restauro diretto(otturazione).
Per otturazione diretta s’intende una ricostruzione eseguita nella stessa seduta in cui è rimosso il tessuto dentale danneggiato dalla carie.
Per intarsio s’intende una ricostruzione che non prevede l’immediato posizionamento del materiale composito nella cavità creata dopo la rimozione del tessuto cariato, bensì il posizionamento di una ricostruzione eseguita in laboratorio sul modello ottenuto dall’impronta fatta sul dente.Tale ricostruzione è poi cementata in seconda seduta sul dente stesso.
Il primo scopo della terapia restaurativa è la completa rimozione del tessuto lesionato ed infetto, poi la scelta del materiale per la ricostruzione.Nei settori frontali e posteriori le resine composite sono il materiale di prima scelta: il loro posizionamento corretto richiede tuttavia maggiore attenzione ed una tecnica operativa più complessa.
Tutti i restauri vanno rifiniti e lucidati: una superficie liscia e levigata è meno ritentiva per la placca batterica.
Pedodonzia
La battaglia contro la carie comincia alla nascita, prescrivendo in base all’età del bambino e alla dieta, la dose giornaliera di fluoro.
E’ bene aiutare i bambini ad usare lo spazzolino fin dalla comparsa dei primi dentini, aiutandoli in modo proporzionale alle loro capacità manuali. Da evitare è l’abitudine di cospargere con miele e zucchero il succhiotto perché può provocare danni gravi: la cosiddetta “carie da biberon” che porta alla distruzione dei denti anteriori con gravi ripercussioni anche sull’allineamento degli altri denti.
La prevenzione prosegue in cucina; infatti, è importante ridurre la quantità di cibi dolci e, soprattutto, la frequenza con cui vengono consumati. Per i bambini e ragazzi, più esposti al pericolo di carie, un buon modo per ridurre il rischio è la “sigillatura” dei solchi dentari; si chiudono le fessure presenti sulla superficie masticante dei denti con un materiale simile a quelli usato per le otturazioni bianche.
Naturalmente bisogna continuare a sottoporsi regolarmente a visita di controllo ogni sei mesi.
Sigillature
Le superfici masticatorie dei molari e premolari presentano dei solchi e delle fessure nelle quali si può infiltrare e rimanere intrappolata la placca batterica. Queste superfici sono difficilmente detergibili e quindi fortemente esposte al rischio di carie. La sigillatura consiste nell’applicazione di una speciale resina fluida all’interno dei solchi impedendo così alla placca di penetrarvi dentro. Si tratta di un trattamento veloce, indolore ed economico
Implantologia
L’implantologia è la branca dell’odontoiatria che si occupa della sostituzione dei denti naturali mancanti mediante impianti: dispositivi in titanio altamente biocompatibili sui quali vengono inseriti i nuovi denti artificiali.
Dopo aver eseguito un’accurata diagnosi ed una scrupolosa pianificazione del trattamento, attraverso Cone Beam ceratura diagnostica e mascherina chirurgica, gli impianti dentali vengono inseriti nell’osso mascellare/mandibolare con un intervento ambulatoriale in anestesia locale.
L’intervento è seguito da un periodo di guarigione che può variare da 3 a 6 mesi durante il quale l’osso cresce e si rafforza attorno all’impianto, creando condizioni di stabilità ottimali.
Dopo questo periodo di guarigione il dente sostitutivo definitivo viene avvitato o cementato sul moncone implantare.
Ci sono casi in cui, la stabilità iniziale dell’impianto è così soddisfacente da consentire l’applicazione di un dente provvisorio immediatamente dopo l’intervento (carico immediato).
Prevenzione & Igiene Orale
Lo scopo dell’igiene orale professionale è quello di rimuovere tutti gli accumuli di placca e tartaro presenti sulle superfici dentali e predisporre queste strutture perché nuovi depositi non si verifichino o avvengano il più tardi possibile. Per questo motivo l’intervento in studio viene suddiviso in due parti:
1 L’ablazione del tartaro si occupa della prima parte, cioè della rimozione di placca e tartaro. Per fare questo si utilizzano strumenti ad ultrasuoni che provocano il distacco degli accumuli di tartaro dalle superfici dentarie. La rifinitura viene poi effettuata (se necessaria) con strumenti a mano denominati “curette”, che permettono all’igienista un maggior controllo visivo ed una migliore sensibilità. Terminata questa fase le superfici trattate si presentano ruvide e rugose perciò è opportuno passare ad una fase di lucidatura e lisciatura delle stesse per impedire alla placca di trovare una situazione favorevole per attaccarsi e svilupparsi (trattamento con AIR FLOW).
2 L’educazione all’igiene orale domiciliare serve invece ad indicare al paziente strumenti, metodiche e sussidi necessari perché la rimozione quotidiana della placca venga svolta nella maniera più efficace possibile.
Ognuno di noi riesce a pulire i propri denti in maniera differente, per questo motivo la frequenza dei richiami viene stabilita dal medico e dall’igienista sulla base della capacità individuale di mantenere un basso livello di placca.
Paradontologia
La parola parodontologia si occupa della cura e del mantenimento di tutte quelle strutture che si trovano esternamente al dente (gengiva, osso e legamento) che hanno lo scopo di mantenerlo saldamente fissato alle ossa della bocca. La malattia che colpisce queste strutture di sostegno viene chiamata malattia paradontale o parodontite (più conosciuta con il nome scorretto di piorrea). Questa malattia è la causa principale della perdita dei denti negli adulti.
Le cause della malattia parodontale sono l’accumulo di placca e tartaro in seguito ad una pulizia quotidiana non eseguita in maniera corretta per molto tempo.
La cura di questa malattia si effettua rimuovendo le cause che l’hanno provocata e ristabilendo una situazione anatomica che consenta di effettuare una corretta e completa pulizia quotidiana di denti e gengive.
Esistono vari tipi d’intervento ed il loro utilizzo dipende dal livello di gravità raggiunto dalla malattia:
*detartrasi/ablazione del tartaro: rimozione della placca e del tartaro dai denti.
*levigatura delle radici/scaling: vengono pulite e lisciate le radici dei denti al di sotto della gengiva, nelle zone dove
si è accumulato il tartaro.
*LASER TERAPIA
Nel corso di queste fasi di lavorazione viene fatta una seduta d’educazione all’igiene allo scopo di chiarire ed aggiornare i nostri pazienti sulle moderne tecniche di pulizia e sui più recenti mezzi per la prevenzione.
Protesi
Un problema veramente delicato è il restauro degli elementi dentali distrutti o mancanti mediante manufatti prodotti nei laboratori odontotecnici su indicazione e progettazione del medico odontoiatra. Passione e precisione sono le peculiarità che ci caratterizzano nell’affrontare con le più moderne apparecchiature ogni tipo d’intervento.
La protesi si divide in due grosse categorie:
La protesi mobile riguarda ogni tipo d’apparecchio rimovibile, dalla protesi totale (dentiera), agli scheletrati(particolari protesi parziali rinforzate da uno “scheletro” di metallo e agganciate ai denti residui), alle protesi combinate (unione di componenti amovibili con componenti fisse)fino alle protesi mobili parziali provvisorie, che vengono di solito utilizzate per la sostituzione immediata d’elementi estratti, nell’attesa della guarigione dei tessuti.
La protesi fissa comprende ogni tipo di restauro che è cementato sui denti preparati a moncone dal dentista o su impianti infissi nell’osso.